Un occhio
iniettato di sangue,
nell'altro visione
divina.
Allucinato e accecato
vagavo,
rasente al mio inconscio,
rasente alla terra,
cercando di fiutare
l'odore acre della vita.
Vagavo così
all'unisono
coi miei occhi,
che già assaporavano
l'amara rivelazione.
il nulla rimbombò
nel vuoto e la purezza
s'aprì come i balconi
in primavera:
Siamo come gocce di rugiada al primo sole del mattino.
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