domenica 6 novembre 2011

Istante

Vidi là, nel basso ventre della notte, tra sabbia e cielo
una conchiglia, stillata dal vento, spremuta dal mare
che stringeva con forza la sua bellezza, senza
mostrarla.

Sembrava nascondersi, ammantata di sabbia
che la stava coprendo, dal mio sguardo che
avrebbe voluto coglierla nel suo profondo.

Ecco che con dolcezza la toccai e la presi con la mia
mano, per un attimo lei si mostrò: la sua perla mi
fece vedere, così bella e pura, che ebbi solo il tempo
di sfiorarla, che lei si richiuse e subito un' onda se la riprese.

domenica 9 ottobre 2011

Corpi in sospensione

I nostri corpi galleggiano
nella notte, nuotiamo nell' oscurità.
Ti immergi nel sonno con la bocca mezza
aperta e io a guardarti, avrei voluto
respirare i tuoi sogni.

D' un tratto mi sento pesante e attratto al suolo,
vado in mille pezzi, sembro il cielo autunnale
di qualche giorno fa, stracolmo di rondini
pronte a partire.

In fondo posso ancora ricompormi, anche
se vorrei spiaccicare qualche parola sulle
sue labbra, anche se ora è ora di dormire,
dormire con lei.

martedì 6 settembre 2011

isole sperdute nell'ignoto della mia testa
cardini spezzati di porte nascoste
entro all'improvviso in una zona oscura
dove il sangue d'innocennti scorre

il pianto e la vendetta, non sazieranno
l'animo dei viandanti vendicatori, e
questa non mi parrà giustizia, ma
omicidio.

l'istinto s'aprirebbe quasi a queste
emozioni d'orrida distruzione, ma il
cuore mio ne morrebbe, se soltanto
provassi a farmi trafigerre dall'ira.

per questo mi chiedo se un senso ho io
che doppio mi sento, e forse anche triplo
e quadruplo e chissà quante ancora diversità
sono inchiodate al muro del mio cervello.

lunedì 11 luglio 2011

In un freddo temporale estivo

Segreti nella tua gola
in un freddo temporale estivo
scivolavano lungo la tua
lingua
prima che tu potessi pronunciarli.

La risposta era a un passo
e così alzai il volto
dal fango e ti pregai signore.

E ora che ti prego volo oltre
la pioggia,
ora che ti prego volo oltre
i sogni e i ricordi: mi rivedo
bambino col volto sporco e i
vestiti pieni di pioggia,

e tu, che mi trascendi l'animo
con quello sguardo, mi baci e
sai di pioggia pure tu.

Lungo la siepe mi avevi con le
braccia al collo, era da tanto
che ti aspettavo amore mio.

Con forza urlava il vento, ma la nostra
gioia era più forte,
il tuo dolce respiro ci avvolgeva
signore.

E ora che lo preghiamo viviamo in
lui e ora che siamo lui non siamo più
nè io, nè te.

Siamo due stelle naufraghe nell'infinito
che risplendono,

i nostri fuochi inneggiano all'amore eterno
tra me e te, tra di noi tra di voi.

lunedì 18 aprile 2011

a voi pionieri dell'infinito rivolgo il pensiero, che
mirate verso quelle mete, ancora ancorate nelle immense
profondità dell' impossibile, ancora nascoste dalla
nostra cecità, e a noi, che non vediamo che poco
più in là di ciò che c'è dato veder.

lanciate la sfida di nuovo a quell' ignoto e di nuovo
esplorate le cave senza voce. Andate entro
quei vostri timori abissali, dove ristagnano navi
di avi esploratori.

desistete dal voler facile il vostro
viaggio, poichè esso di rimando vi annienterà!

Per questo vi prego, lanciate
il vostro sguardo e le vostre reti negli antri
dei vostri cuori, che è lì che vi è il varo verso
ciò che a noi è men conosciuto.

martedì 15 febbraio 2011

La mia vita è un deserto

Dalle coste del mio cervello mi sono inerpicato
sull'edera dei miei dubbi, sembra immensa
questa muraglia che non riesco a salire.

man mano che salgo spine si infilano
sotto la mia carne ed io non riesco più
a tenermi e cado, e cado verso quest' eterno
crogiolo, che mi si attanaglia alle vertebre,
mi stringe le costole, mi stritola in una
morsa senza fine.

ma ecco che finalmente tocco il suolo e
mi appare intorno un immenso deserto, che si
estende senza fine, ed ecco che così che
m'appare la mia vita, in questo deserto, e tutto
si fa possibilità, ed io mi specchio in questo mare
di nulla, dove le mie membra si fondono con questo
ed io a scomparire in un granello di sabbia.