isole sperdute nell'ignoto della mia testa
cardini spezzati di porte nascoste
entro all'improvviso in una zona oscura
dove il sangue d'innocennti scorre
il pianto e la vendetta, non sazieranno
l'animo dei viandanti vendicatori, e
questa non mi parrà giustizia, ma
omicidio.
l'istinto s'aprirebbe quasi a queste
emozioni d'orrida distruzione, ma il
cuore mio ne morrebbe, se soltanto
provassi a farmi trafigerre dall'ira.
per questo mi chiedo se un senso ho io
che doppio mi sento, e forse anche triplo
e quadruplo e chissà quante ancora diversità
sono inchiodate al muro del mio cervello.
martedì 6 settembre 2011
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