venerdì 17 settembre 2010

Il riflesso di Anne

Avevo percorso il lungo ponte un sacco di volte,
eppure non avevo mai lasciato uno sguardo a un passante
o al fiume o al cielo.

Solo una cosa avevo in mente: marciare,
sbrigarmi e marciare sempre più in fretta, ero
sempre in ritardo.

Così mi persi gli sguardi, i volti, i sorrisi,
i pianti o le indefferenze di chi passava di lì.

Non vidi nemmeno un'anatra fluttuare
sull'acqua primaverile o i fuochi d'artificio
sul fiume.

Ebbi solo il tempo di vedere la mia morte negli
occhi di un passante e me stessa riflessa
nell'acqua.

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