venerdì 4 giugno 2010

Un teatro per due

La tua voce irrompeva nel
teatro, vuoto; giungeva sino
a me e d'un tratto non fummo più
lì, il tempo si zittì e il teatro
era ormai pieno.

C'erano solo papaveri intorno a noi
e non sentivo che la tua voce, che con
prepotenza scardinò le mura del
teatro. Tutti ora potevano sentire quella
musica, il tuo canto, sconfinato, e noi
ci mandammo un sguardo che trafisse la
penombra del palco e che ora è dentro
al mio cuore.

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