venerdì 25 dicembre 2009

Cecchinaggio dei Babbo Natale

Ogni anno è sempre la solita storia, a un mese esatto partono gli addobbi e, in men che non si dica, orde di compratori si catapultano sui prodotti in offerta, mentre i Babbo Natale appesi al balcone incominciano a fare la loro comparsa. Eccoli che spuntano da tutti i lati delle case, nelle posizioni più assurde che si arrampicano per una cavolo di scala, a portare i doni a chi è stato buono. Non so bene da cosa derivi l'odio per questi "esseri" appesi, so solo che li distruggerei tutti, senza pietà, mi turbano dentro e stimolano in me istinti assassini. Basta! Devo fare qualcosa, non vorrei mai rischiare di uccidere qualcuno a causa di un pupazzo rosso grasso. Allora mi decido e inizio a pensare al modo migliore per farli secchi: bazooka, granate, bombe escluse, causerebbero troppi danni, qui ci vuole qualcosa di sottile, di diretto e silenzioso, ma certo! Il fucile da cecchino è l'arma perfetta. Consente di giungere a grande distanza e non demolisce nulla, se non l'obiettivo designato. Mi reco allora dal mio fornitore ufficiale, solita strada, più ghiacciata del solito, il freddo è giunto fino alle giunture dell'asfalto. Eccolo con la sua faccia da bruto e la barba ispida che pare stalattiti. Consegna l'arma e tutto quanto, ora sono soddisfatto, la caccia è aperta, preparatevi pupazzi dannati, è giunta la vostra ora, amen!

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