Dal prato che corre verso la
criniera della collina bruma ho
teso un arco costruito col
nocciolo.
L'ho esteso più che potevo,
stringendo forte i denti e le mani
e la corda era tesa all' inverosimile.
Prima di perder le forze, però, lo
legai all' ampolla dell' Aquario
in cielo, lanciandomi così oltre i
i monti all' orizzonte, oltre i mari,
oltre il sole, per ritrovarmi proprio
dove ero partito, addormentato nel
prato fradicio, con delle nocciole per
la mia amata in mano.
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